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Come arredare un ufficio open space

Quando si parla di arredamento per l’ufficio sempre più spesso si intende un ufficio open space. L’era degli uffici singoli è al tramonto. Oggi il modo di vivere l’ufficio è una condivisione di spazi e di lavoro.

Condivisione che ha i suoi pro e i suoi contro. Infatti, se da un lato è più semplice comunicare con i colleghi senza barriere e lavorare insieme in maniera più integrata, dall’altra un open space è controproducente dal punto di vista della concentrazione, troppo pieno di rumori, tra telefoni che suonano e gente che parla da ogni lato.

Per questo l’arredo di un ufficio open space va scelto bene, per far sentire a suo agio il lavoratore garantendogli comfort e più privacy possibile. Solo così lo aiuti a svolgere il suo lavoro al meglio.

Vediamo insieme come arredare un ufficio open space, come scegliere i mobili giusti e come organizzare le scrivanie e le postazioni di lavoro nel modo più funzionale possibile.

Come ottenere un arredamento di design per l’ufficio?

postazioni e arredamento per ufficio open space
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Anche se si parla di arredamento per l’ufficio non si può mettere da parte il lato estetico. Infatti anche l’ufficio, proprio come casa vostra, deve essere arredato con cura per poter essere un ambiente piacevole sia per chi ci lavora che per chi entra in visita. L’ufficio è il biglietto da visita dell’azienda, dice chi siamo ai clienti, ai fornitori e ai collaboratori esterni.

Inoltre, un ambiente esteticamente piacevole ci permette di sentirci maggiormente a nostro agio e ci fa lavorare meglio.

Anche gli uffici open space possono essere arredati con design e stile. Partite dalla scelta dei colori, in cui a dominare deve essere il bianco per rendere l’ambiente luminoso e pulito. Al bianco abbinate altre tonalità, senza osare troppo con la vivacità. Infatti in un ufficio è meglio mantenere toni sobri, poco chiassosi, che favoriscono la concentrazione. Scegliete per esempio mobili in legno chiaro e oggetti in una tonalità che vi si abbinano, oppure spezzate il bianco con il grigio, sempre elegante.

Arredate l’ufficio in modo che sia moderno, di tendenza. Gli arredi devono essere semplici e pensare prima di tutto alla funzionalità, senza rinunciare a un tocco di stile che dica qualcosa di noi.

L’arredamento di un ufficio open space per il co-working

arredamento per ufficio open space
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Il co-working è un ufficio open space, dove si può affittare una scrivania per giorni, settimane o mesi, a seconda del progetto che si deve portare avanti. Di solito il progetto è condiviso con altre figure professionali, per questo gli ambienti di co-working sono pensati per favorire la comunicazione e la condivisione.

Il successo di uno spazio co-working molto dipende dall’arredamento dell’ufficio: dalle scrivanie scelte, dagli elementi divisori, e dall’organizzazione degli spazi lavorativi.

La base dell’arredamento di un ufficio open space è quella di rendere facile la comunicazione e l’integrazione del lavoro, isolando al tempo stesso le postazioni in modo che non si soffra troppo l’inquinamento acustico e che ci sia la giusta privacy. La scelta più funzionale è quella di scegliere scrivanie singole, magari divise da pareti in vetro, ma pensare anche a grandi tavoli in cui poter lavorare in gruppo.

Un ufficio pensato per il co-working è un ambiente moderno, dinamico, dotato di tutte le nuove tecnologie. L’arredamento deve essere curato in modo da essere innovativo e di design, deve colpire per il suo stile contemporaneo, al passo con i tempi.

I mobili in un ufficio open space: quali scegliere?

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I mobili essenziali in un ufficio open space sono fondamentalmente gli stessi che si trovano in qualsiasi ufficio, ma trattandosi di uno spazio condiviso, e non ad uso singolo, sono disposti diversamente, in una maniera più funzionale alla situazione.

  • le scrivanie, spesso non sono singole ma un’unica soluzione continuativa in cui si ricavano tante postazioni, ovviamente abbastanza spaziose, per ciascun lavoratore. In ogni postazione si colloca un pc, dei cassetti e un telefono fisso. In più ci deve essere uno spazio vitale sufficiente per potersi muovere e per appoggiare fogli, quaderni e altre cose utili al lavoro.
  • le sedie, che devono essere ergonomiche. E’ importante non risparmiare mai sulle sedute, perché spesso sono le responsabili di fastidiosi mal di schiena. La postura corretta quando si lavora, attività che occupa la maggior parte della nostra giornata, è fondamentale per il nostro benessere.
  • dei pannelli divisori, a delimitare alcune aree dell’open space, per esempio la fotocopiatrice o lo spazio in cui si mangia e si prende il caffè. Questi spazi, infatti, sono i più rumorosi. E’ bene isolarli dalle zone di lavoro per non disturbare la concentrazione.
  • Uno spazio di lavoro per le riunioni o per il brain storming, con un ampio tavolo, meglio se ovale. E’ bene che questo spazio si trovi in un’altra stanza, oppure che sia diviso da pannelli in vetro o plexiglass.
  • delle librerie a muro, per poter collocare oggetti o documenti utili, oltre a libri o riviste che contribuiscono a creare un’immagine dell’azienda.
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Le pareti divisorie per un ufficio open space

Nell’arredamento di un ufficio open space non possono mancare dei divisori, che aiutano ad organizzare le postazioni di lavoro. I divisori possono essere di diverso tipo.

Possono esserci, innanzitutto, dei divisori tra una postazione di lavoro e l’altra, di solito in legno, che possono essere installati sia dietro il pc, a isolarci da chi è di fronte a noi, sia lateralmente. Questi divisori in legno sono utili sia per una questione di privacy, sia per isolare dai rumori. Chiaramente non si è mai completamente isolati, ma è un buon aiuto.

Un altro modo per isolare gli spazi è utilizzare delle librerie basse, che avranno quindi la doppia funzione di archiviare i documenti e di creare delle “barriere” leggere tra una postazione e l’altra.

L’ideale sarebbe utilizzare delle pareti divisorie per ufficio. In questo modo ogni ambiente sarebbe isolato a dovere, sia come spazio che acusticamente.

Le pareti divisorie in plexiglass o in vetro permettono di mantenere l’ambiente snello e leggero, perché, pur dividendo gli spazi, non li chiudono alla vista, rendendoli anche spazi claustrofobici per la loro piccola dimensione.

 

Lavori anche tu in ufficio open space? E’ arredato in maniera funzionale oppure al contrario è un ambiente disorganizzato e caotico? Scrivicelo nei commenti.

1 commento su “Come arredare un ufficio open space”

  1. Io condivido un ufficio open space con un’altra persona che fa tutt’altro: abbiamo deciso insieme di non posizionare degli schermi divisori grandissimi, perché avrebbero limitato le potenzialità dell’open space. Abbiamo, invece, allontanato fra loro il più possibile le scrivanie, aggiungendo degli elementi d’arredo come divisori intuitivi (es. un tappeto centrale, alcune sedie e un divanetto). Ognuno di noi ha poi personalizzato il suo angolo, mettendo espositori da banco con materiali informativi, biglietti da visita, depliant, ma anche accessori personalizzati. L’effetto è luminoso e ordinato, l’area rimane spaziosa e non confusa.

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