Quando si parla di arredamento d’interni, per cavarsela al meglio con le scelte degli elementi e dello stile in generale è bene conoscere alcune differenze fondamentali. Una di esse è la differenza tra madia e credenza.
I due elementi, essenziali per rendere confortevoli gli spazi di casa, non sono affatto uguali anche se spesso vengono confusi tra loro.
Cos’é la madia?
La madia è un mobile nato sulla scia delle tradizioni di campagna.
Mobile caratterizzato da una forma rettangolare, veniva utilizzato inizialmente per impastare il pane. Una delle caratteristiche principali di questo elemento d’arredo è la presenza di un ripiano superiore.
Nei decenni passati, era possibile sollevarlo per conservare il pane dopo averlo impastato. Ovviamente da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. La madia si è trasformata nel corso del tempo.
Dove si colloca la madia oggi?
Oggi la troviamo soprattutto in sala da pranzo o in soggiorno.
In questi contesti indoor, viene utilizzata per creare degli angolini speciali anche grazie a oggetti d’arte, vasi, soprammobili e, ovviamente, a qualche quadro sulla parete.
Cos’è la credenza?
La credenza è un’altra alleata dell’arredamento d’interni organizzato!
Nata anch’essa in ambiente contadino – siamo in Emilia Romagna nel ‘600 – viene spesso utilizzata per ospitare stoviglie.
Originariamente, con il termine “credenza” si inquadrava un mobile basso e lungo, collocato nella sala dedicata ai banchetti con l’obiettivo di dare la giusta visibilità ai cibi.
Questa sua peculiarità la differenzia ancora oggi dalla madia. La credenza, infatti, è un mobile piatto che viene usato per riporre bicchieri, piatti e altre stoviglie.
Di varianti ne esistono diverse e non è raro vederle anche in sala da pranzo. Giusto per fare un esempio, ricordiamo la possibilità di scegliere anche la versione cristalleria, mobile con ante a battente caratterizzato dalla presenza di un’alzata.
Anche la credenza nel corso del tempo si è evoluta molto, conservando però le sue peculiarità strutturali.
Come si usa la madia oggi?
Oggi possiamo adattarla a diversi stili di arredamento. In generale, però, è bene ricordare che si parla di un mobile particolarmente adatto a contesti arredati in maniera tradizionale e povera.
La credenza Francese
Parlare di credenza vuol dire, per forza di cose, fare un piccolo pensiero anche al… buffet! No, non si tratta di qualcosa che ha a che fare con il cibo!
Con questo termine, infatti, si identifica la classica credenza francese, la cui introduzione risale al XVII secolo.
Basso e lungo, anche questo mobile è cambiato nel tempo e, al giorno d’oggi, fa bella mostra di sé in numerosi contesti, che si distinguono soprattutto per l’arredamento d’impronta classica!